Piemonte Prodotti
Carta d’Identità
Saras o seirass in dialetto significa ricotta e la ricotta di capra si ricava dal siero, il liquido che resta nel pentolone dopo che si è prodotto il formaggio. Per effetto del calore queste parti solide residue coagulano e salgono a pelo d’acqua. Dall’esigenza di trasportare questa ricotta prodotta ogni giorno sugli alpeggi a valle si radicò l’abitudine di avvolgere le forme tondeggianti nel fieno. Di qui il nome storico del latticino: saras del fen (il fen è appunto festuca di pino raccolta l’anno precedente). Ogni malgaro conserva un suo stile di lavorazione: chi aggiunge latte, chi pressa, chi sala in pasta, chi a secco in forma.
La Storia
I produttori ancora attivi sulle malghe sono una minoranza che vive su queste montagne da centinaia di anni, discendenti dei fedeli di Pietro Valdo, mercante lionese che nel 1170 vendette i suoi beni e diede vita al movimento dei poveri. La storia di questa comunità è un susseguirsi di persecuzioni, ostilità, massacri e deportazioni, nonostante sia una delle religioni più tolleranti e civili d'occidente. Di fatti il valdismo, i cui fedeli sono chiamati valdesi, fu in origine un movimento pauperistico medievale nato nell'ultimo quarto del XII secolo; scomunicato nel 1184, dal 1532 è una confessione protestante di matrice calvinista. Nel 1848 con le Lettere patenti di Carlo Alberto vengono riconosciuti i diritti civili e politici dei valdesi.
L'Area
Il Saras del Fen è prodotto nel territorio della Comunità Montana Val Pellice, della Comunità Montana Chisone e Germanasca e della Comunità Montana Pinerolese Pedemontano (provincia di Torino).
La Stagionalità
Il metodo tradizionale prevede che il latte crudo in alpeggio venga stagionato e poi avvolto nel fieno nel periodo estivo.
Preparazione e Abbinamenti
Il Saras del Fen Presidio Slow Food è indicato da consumare assieme a confetture, con sopra zucchero e miele ed è anche un ottimo ripieno per le molte ricette che lo prevedono.
Un alimento semplice e genuino, coltivato nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. Consumata sia cruda che cotta, sprigiona un sapore di Primavera, pieno e fresco.
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